Se fossi un sumero o un babilonese
Ciao,io sono un sumero e vivo nella parte meridionale della Mesopotamia(mezzaluna fertile) e sono un sacerdote.
Ogni giorno i contadini portano alla ziqqurat il cibo necessario per vivere.Un giorno,ahimè,i contadini portarono troppo cibo e io non riuscivo a tenermi in testa quanto era;allora,mi venne un'idea:presi un bastoncino e feci dei segni a forma di cuneo.Nacque così la scrittura.Comandai ai mei sacerdoti di prendere qualche abitante della città e di portarli alla ziqqurat.Quando ritornarono avevano alcuni abitanti.Chiesi loro se volessero lavorare come scriba e loro mi risposero di sì!.Gli insegnai a scrivere e quando ebbero imparato alcuni decisero di andare a insegnare a scuola o meglio "alla casa delle tavolette".Qualcun altro,invece,rimase con me a fare lo scriba.
Adesso,però,vado a farmi una passeggiata per controllare che tutto sia in ordine.
Oh,no,ma chi sono quelli?Oddio,sono un'altra popolazione1Aiutooooo!!!!
Simone
Se fossi un sumero sarei una bambina,vivrei in una di quelle piccole case fatte di mattoni seccati al sole e al posto del tetto avrebbero delle terrazze. La mia casa avrebbe massimo due stanze e delle piccolissime finestre.Vivrei tra il Tigri e l'Eufrate in poche parole in Mesopotamia.Nella mia città, al centro,ci sarebbe la grande ziqqurat. Alla mattina appena sveglia mi vestirei e farei colazione e poi andrei a scuola. Appena arrivata a scuola preparerei una tavoletta d'argilla e ci scriverei.La mostrerei allo scriba e ritornerei al mio posto. Finita la scuola andrei ad aiutare i miei genitori ad iirigare icampi e a raccogliere i grani come l'orzo. Aiuterei lamammma a portare i tipi di grano nella ziqqurat e a portare a casa i beni donati dai funzionari della ziqqurat in cambio del lavoro dei mei genitori.arrivata a casa metterei via tutte le cose e farei i compiti assegnati a scuola dallo scriba.(Scusate dimenticavo,se fossi sumero sarei politeista,quindi crederei a più di un Dio). Assieme alla mia famiglia pregherei nella ziqqurat offrendo agli dei una o più statuette per ottenere prosperità.
Mangerei orzo,focacce,pane e i miei genitori berebbero di sicuro la birra e il vino di palma.Potrei concludere il pranzo con latte,uova,pesce o carne di gallina,anatra o oca...I più ricchi di me mangerebbero cose un po' diverse come il montone arrosto,dolci preparati con noci,fichi,datteri e miele.Ma se ci fosse un festeggiamento anch'io, della classe più povera, potrei mangare cibi come carne bovina o di pecora.Finito di mangiare andrei di corsa a letto per recuperare le forze per il giorno seguente.
Camilla
Io sono un guerriero,ormai babilonese,lavoro a fianco del mio re,con lui ,Hammurabi,ho fatto grandi conquiste anche se però siamo stati sconfitti dagli Accadi e dagli Amorrei.Io li odio perchè essendo molto meno sviluppati di noi ci hanno sconfitto.vivo in una città splendida.Babilonia.Essa è piena di giardini pensili,giardini sospesi su terrazze poste su diversi livelli.A Babilonia vi è la Porta di Ishtar decorata con milioni di mattonelle smaltate che disegnano animali.Poi c'è la ziqqurat un edificio alto 90 metri,immenso.Io ci vado sempre per pregare per la mia sopravvivenza.Vivo in una casetta vicino al palazzo del re.Da quando Atab il più grande astronomo del regno,guardando gli astri si è accorto che tra qualche mese Babilonia non esisterà più,tutti siamo agitatissimi. Il re, non sapendo cosa fare, ci ha detto:"Stiamo tranquilli,combatteremo con forza e coraggio e sconfiggeremo chi ci attaccherà!".
Anch'io sono molto agitato perchè Atab non ha mai sbagliato una previsione!
Mesi più tardi...
Babilonia adesso è un mucchio di fango,un sacco di popolazioni tutte assieme ci hanno attaccato .
Ora intrvediamo,giungere,Ciro con il suo forte esercito persiano,questa è la fine;Atab aveva ragione! Gabriele
Sono un contadino sumero,lavoro tutto il giorno.Scavo buche per seminare,provvedo a scavare fitti canali che regolano il flusso delle acque.Dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro torno nella casa che mi posso concedere,visto che sono povero!Mi sveglio sempre molto presto aall'alba perchè devo prepararmi per la consegna delle tasse.Prendo metà del mio raccolto e mi incammino verso la ziqqurat,il tempio dove il re regna e dono il raccolto al re che poi talvolta lo brucia.
Coltivo piante da frutta e il lino e la canapa.Certe volte mi affidano il bestiame fra cui :tori,mucche,bovini..Allora devo costruire un recinto.
Mi fornisco di: cinque bastoni,della corda e con tempo e fatica costruisco uno splendido recinto.Ho l'incarico anche di gestire l'aratro.metto un guinzaglio al bue e lo faccio partire.Mi occupo anche del mangime per gli animali.Dò loro un po' d'erba ma devo stare attento perchè talvolta gli animali vivaci come il toro potrebbero mangiarmi un dito.Uso anche il fieno: prendo spesso dieci ceste vuote e me le carico in spalla;mi dirigo al campo e le riempio di fieno e poi le metto da parte per pagare le tasse.Torno a casa a sera tarda e faccio una bella dormita!
Giovanni M.
Io sono un sumero contadino ,vivo in Mesopotamia meridionale insieme agli altri sumeri la coltiviamo rendendola fertile.Quando abbiamo terminato il raccolto lo portiamo al sacerdote .Il sacerdote lo porta dentro nella Ziqqurat. Lui in cambio del mio lavoro mi dà un po' di cibo per portarlo alla mia famiglia.Noi contadini siamo anche servitori degli dei.Cioè io e gli altri contadini dobbiamo coltivare la terra per procurare il cibo da donare agli dei. Il cibo che porto ai sacerdoti viene bruciato e l'aroma che esso produce nutre gli dei.Coltiviamo anche moltissime piante da frutta e con la pianta del lino e della canapa realizziamo molti vestiti.Io mangio: pietanze fatte con l'orzo un cereale che produciamo in abbondanza; bevo latte,birra;cucino pesce ,carne di gallina,oca e anatra.
Ora devo andare il lavoro nei campi mi aspetta:gli dei sono impazienti.Ho molto lavoro da fare.
A presto.Matteo BI.
Ciao io mi chiamo Isthar,sono un sumero sacerdote.I sumeri si stabilirono (come ben sapete) in Mesopotamia verso il 4000 a.C.Siamo il primo popolo sedentario,vissuto in questo territorio.
Abbiamo inventato anche la scrittura.
I sacerdoti,cioè io, vivono sulla cima della ziqqurat. La parola ziqqurat significa "costruire in alto". I sacerdoti hanno vari lavori da compiere alcuni sono questi:assegnano ai contadini le terre da coltivare;
organizzano le scuole;
custodiscono nei magazzini del tempio i prodotti della terra;
li ridistribuiscono ai contadini in modo da assicurare cibo per tutto l'anno...
Quando finisco di fare tutti i miei lavori come sacerdote,pranzo.Soltanto i più ricchi (e io appartengo a questa classe sociale) hanno bue arrosto in quanto lo allevano.
Sulla nostra tavola non mancano i dolci e al banchetto ci sono sempre i musicisti che suonano l'arpa.Quando finisco di mangiare guardo se i miei concittadini,gli artigiani e i contadadini hanno cose da portare al tempio.
Spesso vedo in fondo ad un campo, vicino alla mia dimora,una contadina che porta due ceste piene di verdura e allora le corro in contro e l'aiuto a portarle al tempio (anche se i miei colleghi sacerdoti non sono molto d'accordo).Arrivata la sera ceno e vado a letto.Così è la mia giornata da sacerdote sumero.
Valentina
Ogni giorno i contadini portano alla ziqqurat il cibo necessario per vivere.Un giorno,ahimè,i contadini portarono troppo cibo e io non riuscivo a tenermi in testa quanto era;allora,mi venne un'idea:presi un bastoncino e feci dei segni a forma di cuneo.Nacque così la scrittura.Comandai ai mei sacerdoti di prendere qualche abitante della città e di portarli alla ziqqurat.Quando ritornarono avevano alcuni abitanti.Chiesi loro se volessero lavorare come scriba e loro mi risposero di sì!.Gli insegnai a scrivere e quando ebbero imparato alcuni decisero di andare a insegnare a scuola o meglio "alla casa delle tavolette".Qualcun altro,invece,rimase con me a fare lo scriba.
Adesso,però,vado a farmi una passeggiata per controllare che tutto sia in ordine.
Oh,no,ma chi sono quelli?Oddio,sono un'altra popolazione1Aiutooooo!!!!
Simone
Se fossi un sumero sarei una bambina,vivrei in una di quelle piccole case fatte di mattoni seccati al sole e al posto del tetto avrebbero delle terrazze. La mia casa avrebbe massimo due stanze e delle piccolissime finestre.Vivrei tra il Tigri e l'Eufrate in poche parole in Mesopotamia.Nella mia città, al centro,ci sarebbe la grande ziqqurat. Alla mattina appena sveglia mi vestirei e farei colazione e poi andrei a scuola. Appena arrivata a scuola preparerei una tavoletta d'argilla e ci scriverei.La mostrerei allo scriba e ritornerei al mio posto. Finita la scuola andrei ad aiutare i miei genitori ad iirigare icampi e a raccogliere i grani come l'orzo. Aiuterei lamammma a portare i tipi di grano nella ziqqurat e a portare a casa i beni donati dai funzionari della ziqqurat in cambio del lavoro dei mei genitori.arrivata a casa metterei via tutte le cose e farei i compiti assegnati a scuola dallo scriba.(Scusate dimenticavo,se fossi sumero sarei politeista,quindi crederei a più di un Dio). Assieme alla mia famiglia pregherei nella ziqqurat offrendo agli dei una o più statuette per ottenere prosperità.
Mangerei orzo,focacce,pane e i miei genitori berebbero di sicuro la birra e il vino di palma.Potrei concludere il pranzo con latte,uova,pesce o carne di gallina,anatra o oca...I più ricchi di me mangerebbero cose un po' diverse come il montone arrosto,dolci preparati con noci,fichi,datteri e miele.Ma se ci fosse un festeggiamento anch'io, della classe più povera, potrei mangare cibi come carne bovina o di pecora.Finito di mangiare andrei di corsa a letto per recuperare le forze per il giorno seguente.
Camilla
Io sono un guerriero,ormai babilonese,lavoro a fianco del mio re,con lui ,Hammurabi,ho fatto grandi conquiste anche se però siamo stati sconfitti dagli Accadi e dagli Amorrei.Io li odio perchè essendo molto meno sviluppati di noi ci hanno sconfitto.vivo in una città splendida.Babilonia.Essa è piena di giardini pensili,giardini sospesi su terrazze poste su diversi livelli.A Babilonia vi è la Porta di Ishtar decorata con milioni di mattonelle smaltate che disegnano animali.Poi c'è la ziqqurat un edificio alto 90 metri,immenso.Io ci vado sempre per pregare per la mia sopravvivenza.Vivo in una casetta vicino al palazzo del re.Da quando Atab il più grande astronomo del regno,guardando gli astri si è accorto che tra qualche mese Babilonia non esisterà più,tutti siamo agitatissimi. Il re, non sapendo cosa fare, ci ha detto:"Stiamo tranquilli,combatteremo con forza e coraggio e sconfiggeremo chi ci attaccherà!".
Anch'io sono molto agitato perchè Atab non ha mai sbagliato una previsione!
Mesi più tardi...
Babilonia adesso è un mucchio di fango,un sacco di popolazioni tutte assieme ci hanno attaccato .
Ora intrvediamo,giungere,Ciro con il suo forte esercito persiano,questa è la fine;Atab aveva ragione! Gabriele
Sono un contadino sumero,lavoro tutto il giorno.Scavo buche per seminare,provvedo a scavare fitti canali che regolano il flusso delle acque.Dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro torno nella casa che mi posso concedere,visto che sono povero!Mi sveglio sempre molto presto aall'alba perchè devo prepararmi per la consegna delle tasse.Prendo metà del mio raccolto e mi incammino verso la ziqqurat,il tempio dove il re regna e dono il raccolto al re che poi talvolta lo brucia.
Coltivo piante da frutta e il lino e la canapa.Certe volte mi affidano il bestiame fra cui :tori,mucche,bovini..Allora devo costruire un recinto.
Mi fornisco di: cinque bastoni,della corda e con tempo e fatica costruisco uno splendido recinto.Ho l'incarico anche di gestire l'aratro.metto un guinzaglio al bue e lo faccio partire.Mi occupo anche del mangime per gli animali.Dò loro un po' d'erba ma devo stare attento perchè talvolta gli animali vivaci come il toro potrebbero mangiarmi un dito.Uso anche il fieno: prendo spesso dieci ceste vuote e me le carico in spalla;mi dirigo al campo e le riempio di fieno e poi le metto da parte per pagare le tasse.Torno a casa a sera tarda e faccio una bella dormita!
Giovanni M.
Io sono un sumero contadino ,vivo in Mesopotamia meridionale insieme agli altri sumeri la coltiviamo rendendola fertile.Quando abbiamo terminato il raccolto lo portiamo al sacerdote .Il sacerdote lo porta dentro nella Ziqqurat. Lui in cambio del mio lavoro mi dà un po' di cibo per portarlo alla mia famiglia.Noi contadini siamo anche servitori degli dei.Cioè io e gli altri contadini dobbiamo coltivare la terra per procurare il cibo da donare agli dei. Il cibo che porto ai sacerdoti viene bruciato e l'aroma che esso produce nutre gli dei.Coltiviamo anche moltissime piante da frutta e con la pianta del lino e della canapa realizziamo molti vestiti.Io mangio: pietanze fatte con l'orzo un cereale che produciamo in abbondanza; bevo latte,birra;cucino pesce ,carne di gallina,oca e anatra.
Ora devo andare il lavoro nei campi mi aspetta:gli dei sono impazienti.Ho molto lavoro da fare.
A presto.Matteo BI.
Ciao io mi chiamo Isthar,sono un sumero sacerdote.I sumeri si stabilirono (come ben sapete) in Mesopotamia verso il 4000 a.C.Siamo il primo popolo sedentario,vissuto in questo territorio.
Abbiamo inventato anche la scrittura.
I sacerdoti,cioè io, vivono sulla cima della ziqqurat. La parola ziqqurat significa "costruire in alto". I sacerdoti hanno vari lavori da compiere alcuni sono questi:assegnano ai contadini le terre da coltivare;
organizzano le scuole;
custodiscono nei magazzini del tempio i prodotti della terra;
li ridistribuiscono ai contadini in modo da assicurare cibo per tutto l'anno...
Quando finisco di fare tutti i miei lavori come sacerdote,pranzo.Soltanto i più ricchi (e io appartengo a questa classe sociale) hanno bue arrosto in quanto lo allevano.
Sulla nostra tavola non mancano i dolci e al banchetto ci sono sempre i musicisti che suonano l'arpa.Quando finisco di mangiare guardo se i miei concittadini,gli artigiani e i contadadini hanno cose da portare al tempio.
Spesso vedo in fondo ad un campo, vicino alla mia dimora,una contadina che porta due ceste piene di verdura e allora le corro in contro e l'aiuto a portarle al tempio (anche se i miei colleghi sacerdoti non sono molto d'accordo).Arrivata la sera ceno e vado a letto.Così è la mia giornata da sacerdote sumero.
Valentina